Gli autovelox e i tutor fanno una gran paura agli automobilisti italiani, ma va detto che il raggio d’azione di questi dispositivi è davvero limitato. Dove non arrivano loro, di fatto, resta sempre e comunque solamente lo sguardo delle forze dell’ordine, le quali però non riescono a controllare tutto. Ci sono per esempio delle infrazioni che è molto difficile constatare e quindi multare e contrastare, come il pericoloso mancato rispetto delle distanze di sicurezza, l’ancora più imprudente sorpasso a destra, la circolazione sulla corsia di emergenza, il mancato uso delle frecce di segnalazione e tanto altro ancora.

 

Un drone a monitorare l’autostrada

E se ci fosse invece un altro sistema elettronico in grado di aiutare le forze dell’ordine nel controllo del traffico? In Francia ci hanno già pensato: dopo i ripetuti test dell’estate scorsa è entrato ufficialmente in servizio in luglio un drone deputato al controllo del traffico dell’autostrada vicina a Bordeaux. Ad avviare questo innovativo metodo di controllo è stata la CRS Autoroutière d’Aquitaine, che ha deciso così di rendere difficile la vita agli automobilisti meno ligi alle regole. I droni del resto sono già un elemento familiare delle autostrade francesi: il gestore Vinci Autoroutes, infatti, impiega già da tempo questi dispositivi volanti per registrare in diretta il flusso di veicoli ai varchi di pedaggio.

 

L’occhio delle forze dell’ordine, dall’alto

Ma come si comporta un drone addetto al controllo del comportamento degli automobilisti? Per prima cosa va specificato che questo dispositivo, che può alzarsi fino a 30 metri dal terreno, abbisogna dell’autorizzazione della Dgac, ovvero della la Direzione generale dell’aviazione civile francese, per ogni singolo volo, e che questo deve essere effettuato all’interno di una precisa area geografica. Il drone, nello specifico un dispositivo con un diametro di meno di 50 centimetri, viene comandato a distanza da un pilota specializzato, il quale svolge le sue operazioni da un rilievo lungo l’autostrada che collega Bordeaux alla capitale francese.

 

Il triplo dei controlli

Il funzionamento è semplice: sorvolando l’autostrada, il drone monitora il traffico e trasmette in tempo reale tutto quelle che vede agli schermi del pilota e della polizia con delle immagini ad alta definizione. Quando viene individuata un’infrazione, la polizia, debitamente collocata nelle vicinanza, entra in azione fermando il veicolo ‘segnalato’ dal drone. I risultati delle prime uscite del drone sono assolutamente positivi: laddove una normale pattuglia sulle autostrade francesi riesce a controllare solo 5 o 6 vetture all’ora, con l’ausilio del drone questa cifra arriva fino a 15 veicoli.