La digitalizzazione e lo sfruttamento dei big data saranno le principali tendenze per il business delle grandi aziende in Italia. A confermare il trend sono i dati dell’Osservatorio Big data analytics & business intelligence realizzato dal Politecnico di Milano e presentato a fine novembre, secondo cui gli investimenti in questo ambito dovrebbero superare gli 1,1 miliardi di euro, registrando un forte aumento rispetto all’anno precedente.

Le banche guidano l’evoluzione

Chi è che ha la maggiore quota di mercato al momento? Secondo lo studio al primo posto ci sono le banche con il 28%, seguite dall‘industria al 24% e dal comparto delle telecomunicazioni e media. Ma uno dei settori in cui il trend è maggiormente in crescita è quello del manifatturiero, seguito dalle assicurazioni e servizi.

L’adeguamento è necessario per rimanere competitivi

Ancora indietro sembrano essere invece Pa, sanità e utilities. Eppure, secondo

Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio, rimandare questi processi di adeguamento a un mercato che sta fortemente evolvendo è contro produttivo “perché il rischio è di doversi confrontare con competitor molto aggressivi, che stanno adottando o hanno già adottato strumenti innovativi di data analytics e un approccio più scientifico alla gestione di impresa. Il rischio è di trovarvi in una posizione precaria che finirà con il costringere queste aziende a uscire dal mercato”.

 Strumenti di analisi dei dati e nuovi modelli di business e marketing

Come ci si sta adeguando? Le Pmi sembrano guardare con grande interesse all’utilizzo di strumenti di analytics di base e di data visualization, unti a servizi di supporto al marketing, che aiutino a stabilire nuovi rapporti con i clienti.

Servono poi nuovi modelli di governance, di evoluzione della data infrastructure e un’apertura generale al cloud e ai big data.