Sono pronti due importanti cambiamenti nel mondo delle assicurazioni Rc auto italiane. Entrambi, si potrebbe dire, dettati dal buon senso. Da una parte si va a modificare un aspetto della classe di merito, e dall’altra si va a rendere più sicuro l’attestato di rischio.

Cosa è cambiato con il decreto Bersani

Come gran parte degli assicurati sa, a partire dal 2007 il decreto Bersani ha dato la possibilità di assicurare una nuova automobile godendo della stessa classe di merito di un altro veicolo di proprietà di un membro del medesimo nucleo familiare. Gli effetti sono stati ovviamente molto benefici per gli automobilisti italiani: poter usufruire della classe di merito di una polizza Rc auto già attiva e intestata a marito, moglie, fratelli e figli apre infatti molte opportunità di risparmio per quanto riguarda il pagamento del premio Rc Auto. Si pensi per esempio ai neopatentati, costretti a partire dalla quattordicesima classe di merito – la più cososa – per assicurare la propria automobile. Ebbene, a partire dal 2007 è stato possibile evitare il pagamento di quelle costosissime assicurazioni avvalendosi della classe di merito dei genitori, oppure di quella dei fratelli maggiori, laddove facenti parte del nucleo familiare.

Cosa propone l’Ivass

L’Ivass, ovvero l”Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha deciso di aggiornare quanto deciso dal decreto Bersani con le nuove politiche riguardanti le famiglie italiane: è infatti da sottolineare che, dal 2007 ad oggi, il concetto di nucleo familiare è stato affiancato dalle unioni civili e dalle coppie di fatto. Ne consegue dunque che, così come una moglie dovrebbe potere usufruire della classe di merito del marito (e viceversa), lo stesso dovrebbe valere anche all’interno delle coppie di fatto. La legge del 2016  sulla Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, dunque, ha portato l’Ivass a  rivedere le proprie politiche relative alle classi di merito. E non è tutto qui: tra le intenzioni dell’Istituto di vigilanza ci sarebbe anche la volontà di estendere tale beneficio anche ai conducenti di veicoli intestati a persone disabili, alle persone che utilizzano veicoli in leasing e a noleggio a lungo termine nonché ai conviventi che ereditano un autoveicolo.

Un attestato di rischio anti-elusione

Come anticipato, però, non si parla unicamente di una modifica per quanto riguarda la classe di merito. L’Ivass intende infatti modificare anche il sistema relativo all’attestato di rischio, aggiungendo una nuova norma anti-elusione: l’obiettivo è quello di eliminare la cattiva abitudine di certi conducenti che, per effettuare il passaggio godendo di un attestato di rischio ottimale, denunciano un sinistro solo dopo il cambio di agenzia. Per fare questo, l’attestato di rischio dovrebbe considerare anche tutti gli incidenti avvenuti dopo la scadenza della polizza e prima dei 5 anni di osservazione.