Non in un futuro lontanissimo, non in un film di fantascienza, ma qui, sulle nostre strade: la automobili a guida autonoma, delle quali si è parlato così tanto negli ultimi anni, stanno davvero diventando realtà. I modelli non sono ancora pronti, certo, e le driverless car sono ancora lontane dall’arrivare sul mercato, ma la ricerca e lo sviluppo procedono a spron battuto.

Il progetto 3 PILOT

E non sono solo le cause automobilistiche a credere a questa tecnologia. No, anche gli enti pubblici credono e vogliono questa rivoluzione della mobilità, con l’Unione Europea in testa per portare sulla propria rete stradale le prime automobili a guida autonoma. La Commissione Europea ha infatti dato il via al progetto 3PILOT, un’iniziativa volta a favorire nuovi esperimenti e la creazione di nuovi strumenti atti a dare vita alle driverless car del futuro.

Dalle case automobilistiche alle compagnie di assicurazione

Sono 34 in tutto i partner del progetto europeo: al suo interno si trovano ovviamente delle case automobilistiche, ma non solo. Al loro fianco, sotto l’ombrello di 3PILOT, anche delle compagnie di assicurazione, dei centri di ricerca, alcune istituzioni e dei fornitori di componentistica. Il gruppo fa la forza, e tutti questi attori hanno deciso di riunirsi e di unire i propri sforzi così da poter raccogliere il maggior numero di dati utili per mezzo di prove su strada.

Quattro anni di test

Il progetto in questione durerà 4 anni, 48 mesi in cui sarà possibile studiare e archiviare tutti i dati necessari per realizzare delle auto che si guidano in modo autonomo e soprattutto sicuro. Non è certo un caso se, guardando alle driverless car, molti analisti prevedono un futuro con una notevole riduzione degli incidenti.

Un budget da 68 milioni di euro

L’intero progetto, che può contare su un budget di 68 milioni di euro, è gestito dal gruppo Volkswagen, che metterà a disposizione 100 automobili per la raccolta di dati, la quale avverrà sulle normali strade urbane ed extraurbane, in mezzo al traffico quotidiano. Ovviamente questi non sono i primi test che vengono condotti, ma mai prima d’ora si era progettato un esperimento così esteso: i test prenderanno forma in 11 Paesi diversi, così da poter testare nel concreto qualsiasi situazione di guida, sottolineare qualunque criticità ed eliminare a monte il maggior numero di errori possibile.