Italia, Paese di santi, di poeti e di navigatori… non certo di automobilisti responsabili. Proprio così: stando alla ricerca Barometro della Fondazione Vinci Autoroutes, il nostro popolo è, a livello europeo, quello più spericolato d’Europa. E questa vergognosa vittoria, va detto, non è certo di misura: gli italiani sono indicati come i guidatori peggiori dal 27% degli intervistati, staccando così enormemente i secondi di questa classifica ingloriosa, ovvero i greci (18%) di poco davanti ai polacchi (16%). Al quarto posto, ex-aequo, si piazzano i francesi e gli spagnoli. A condurre questo studio è stato l’Ipsos che, va detto, ha confrontato gli stili di guida non di tutti i Paesi dell’Unione, ma solo di 11. La fotografia che ne esce è, in ogni caso, impetuosa.

 

Gli svedesi sono gli automobilisti più responsabili

I migliori al volante sono invece gli svedesi, votati dal 38% del panel. Dietro di loro, seppur ad una distanza considerevole, si sono posizionati gli automobilisti tedeschi (25%) e olandesi (12%). Sarebbe soprattutto la tendenza a distrarsi facilmente a rendere lo stile di guida degli italiani così lontano da quello dei svedesi: un altro primato del nostro Paese è infatti quello di vantare ben il 32% degli automobilisti i quali, durante la guida, leggono o scrivono sms e persino email. La media europea, in questo caso, si ferma al 24%. E laddove il 32% degli automobilisti europei telefonano senza il vivace anche mentre affrontano il traffico, gli italiani fanno di peggio (40%). Tutto questo, va sottolineato, succede mentre ben il 57% degli intervistati ha affermato che proprio la distrazione è la causa principale degli incidenti mortali. E proprio in Italia, patria di chi con una mano guida e con l’altra scrive messaggini, è ben il 68% della popolazione a pensare la distrazione sia l’elemento più pericoloso di tutti, ancora più dell’alcol e degli stupefacenti.

 

Alti e bassi

Colpisce il fatto di scoprire che ben il 31% degli italiani non mette le cinture di sicurezza (di contro al 21% europeo). Ma gli italiani non sono i peggiori in tutto, raggiungendo buoni risultati per quanto riguarda la gestione della sonnolenza al volante: solo il 31%, per esempio, afferma di mettersi alla guida anche se molto stanco (di contro al 36% europeo). E quasi nove italiani su dieci (l’88%) afferma di programmare la partenza per le vacanze in base allo stato di fatica previsto per quel momento.

 

Diminuire il numero di vittime stradali

Negli ultimi sei anni le vittime stradali in Europa sono calate del 19%. Un buon risultato, ma assolutamente insufficiente: l’obiettivo della Commissione Europea era infatti quello di raggiungere il dimezzamento della mortalità stradale. A prescindere da tutti questi dati, il 51% degli europei pensa che sarà difficile abbassare di molto il numero di vittime della strada.