Come è noto, sono principalmente due i fattori che stanno frenando la diffusione delle automobili elettriche. In primo luogo c’è il prezzo ancora importante dei veicoli elettrici; in secondo luogo, c’è la carenza dell’infrastruttura, ovvero la pochezza delle colonnine elettriche lungo la rete stradale, soprattutto se confrontata alla presenza capillare dei distributori di carburante. Ci sono però delle società che stanno dando il massimo per portare le proprie colonnine di ricarica ovunque. Tra queste c’è Ionity, nata per volontà di Daimler, BMW, Ford, Volswagen, Audi e Porsche.

2.400 colonnine di ricarica in Europa entro il 2020

All’inizio del 2018 Ionity aveva annunciato alla stampa il suo progetto di creare una rete di ricarica rapida in Europa e negli Stati Uniti. In tutto, in territorio europeo, si prevedono 400 stazioni di ricarica, da mettere in opera entro la fine del 2019. In Italia, i punti di ricarica targati Ionity dovrebbero essere in totale 47, dei quali 4 in Sicilia e 3 in Sardegna. Ogni stazione di ricarica dovrebbe essere dotata di 6 prese, con una potenza variabile tra 150 e i 350 kW. In tutto dunque, si parla di circa 2.400 colonnine di ricarica sparse per l’Europa.

La prima stazione di ricarica, sulla A61 in Germania

Di certo la strada che Ionity deve percorrere per raggiungere il suo obiettivo non è breve. Eppure, secondo il piano, 100 stazioni dovranno essere pronte già entro la fine dell’anno. Difficile dire se questo ambizioso traguardo sarà raggiunto. A metà aprile, va sottolineato, il consorzio di BMW, Daimler, Ford e Volkswagen ha battezzato la sua prima area di servizio per ricarica rapida, in Germania, a beneficio degli automobilisti green che viaggiano sull‘Autobahn A61 della Renania Palatinato.

Ricariche gratis fino alla fine di maggio

Per fare in modo che l’inaugurazione della nuova stazione di ricarica elettrica non passasse inosservata, Ionity ha promesso a tutti i proprietari di auto a zero emissioni con presa CCS di ricaricare in modo gratuito le proprie batterie: l’offerta  è valida fino al 21 maggio. La nuova stazione di ricarica vanta delle colonnine da 350 kW, anche se va detto che, ad oggi, le automobili a zero emissioni in commercio non supportano la massima velocità di ricarica. Questo è però un problema relativo, in quanto ogni vettura elettrica può fare il pieno rispettando il limite di fabbrica.

È dunque ancora troppo presto per dire se il piano di Ionity di popolare le strade europee e statunitensi di ricarica in soli due anni sia un’utopia. L‘anno della svolta, in ogni modo, dovrà essere il 2019.