Sono sempre di più le famiglie italiane che decidono di sottoscrivere una polizza sanitaria, così da garantirsi di fronte alle mancanze del Sistema Sanitario nazionale. Come rileva un’indagine di Banca d’Italia relativa al 2016, la fetta dei nuclei familiari che ha deciso di tutelarsi ulteriormente con una polizza sanitaria è pari al 6,9%, una cifra di molto superiore al 3,3% del 2014 e al 4,0% del 2012. Guardando invece ai numeri crudi, in totale sono 1,7 milioni le famiglie italiane che hanno deciso di sottoscrivere l’assicurazione, con una crescita di ben 0,9 milioni rispetto al 2014.

Le polizze sanitarie delle famiglie italiane

In media, le famiglie assicurate possiedono 1,4 coperture. Anche questo dato, va detto, è in aumento, se confrontato all’1,06 e all’1,1 delle precedenti rilevazioni. Le polizze sanitarie trovano una maggiore fortuna nelle regioni settentrionali, dove il 9,6% delle famiglie ha sottoscritto un’assicurazione. Nel 2014 e nel 2012 questo dato si fermava rispettivamente al 4,9% e al 5,6%. Leggermente più basso il dato del 2016 relativo al Centro Italia, con l’8,3% delle famiglie con copertura sanitaria, e nettamente ridotta, invece, la percentuale relativa al Meridione, dove ci si ferma al 2,1% delle famiglie (in forte aumento, comunque, rispetto allo 0,8% e allo 0,7% delle rilevazioni precedenti)

Chi sottoscrive una polizza sanitaria?

Al di là della provenienza geografica, il reddito continua ad essere un fattore importante nella scelta della sottoscrizione di una polizza sanitaria. L’indagine di Banca d’Italia ha messo in risalto questo meccanismo suddividendo il campione esaminato in 5 diverse fasce di reddito. Guardando al quintile più ricco – con un reddito superiore ai 43.720 euro – si scopre che in questi caso ha un’assicurazione sanitaria il 19,1% delle famiglie. Guardando invece al quintile più povero – dove il reddito è inferiore ai 14.932 euro) la percentuale di famiglie con una copertura sanitaria si ferma allo 0,3%. I due quintili, dunque, sono divisi da quasi 19 punti percentuali, con una forbice che va via via allargandosi: nel 2014 la differenza era infatti di soli 10,6 punti.

Anche la condizione lavorativa influenza questa decisione: la copertura sanitaria è infatti più comune tra i lavoratori autonomi, ma va sottolineato che questa differenza era molto più evidente negli anni precedenti. Nel 2016, infatti, il 10,3% dei lavoratori autonomi aveva una copertura sanitaria (di contro al 7,2% del 2014 e al 9,5% del 2012), laddove i lavoratori dipendenti seguivano con il 9,9% (di contro al 3,45 del 2014 e al 4,35 del 2012).

Cosa copre la polizza sanitaria?

La polizza sanitaria, come anticipato, è pensata per accorciare i lunghi tempo di attesa tipici del Servizio Sanitario nazionale. In questo senso, la copertura copre le spese di ricovero, le spese di degenza, di ricovero, nonché i costi delle cure, della fisioterapia e della riabilitazione. L’assicurazione sanitaria copre inoltre i costi dei medicinali e di eventuali accertamenti diagnostici.