Facciamo un po’ di chiarezza attorno all’Attestato di rischio e a quello che succede quando si vende un veicolo senza acquistarne immediatamente un altro. Come è noto a tutti, in Italia, per circolare sulle strade pubbliche, vige l’obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile, il quale premio viene calcolato in base a diversi fattori, relativi al conducente e al veicolo. Tale obbligo è in essere fin dal 1969, ma ci sono ancora alcuni elementi che restano abbastanza ‘oscuri’ per gran parte degli assicurati.

Cosa fare della RC auto alla vendita dell’automobile

Non sempre, per esempio, alla vendita di un’automobile usata ne corrisponde l’immediato acquisto di un’altra. Cosa si può fare in questo caso con la polizza precedentemente stipulata? I casi sono tre: nel caso in cui la polizza non sia già scaduta, è possibile annullarla e richiedere la restituzione della somma relativa al premio non ancora goduto; la stessa polizza diversamente, può anche essere ceduta all’acquirente del veicolo. Nel caso in cui, invece, l’assicurazione sia scaduta, è ovviamente nella possibilità dell’assicurato trasferire semplicemente l’Attestato di rischio maturato su un altro veicolo, il tutto entro i 5 anni di validità di tale attestato (i quali vengono calcolati a partire dalla scadenza della polizza precedente).

Atto di vendita e Attestato di rischio

All’atto di sottoscrizione di una nuova polizza, dunque, sarà necessario esibire l’atto di vendita del veicolo precedente, richiedendone una copia all’ACI in caso di smarrimento. Insieme ad esso, alla nuova compagnia assicuratrice servirà anche l’Attestato di rischio, dal quale potrà ricavare la classe di merito di provenienza e di assegnazione, nonché i sinistri degli ultimi cinque anni. A partire da questi dati, la nuova compagnia assicuratrice potrà iniziare a calcolare il premio finale.

Attestato di rischio digitale

É da sottolineare che dal luglio del 2015 l’Attestato di rischio è in formato digitale, e che questo deve essere consegnato all’assicurato almeno 30 giorni prima dell’effettiva scadenza del contratto di assicurazione. Il tutto è ovviamente facilitato dalla digitalizzazione del documento, il quale viene depositato in una banca dati sicura gestita dall’ANIA, ovvero dall’Associazione Nazionale Imprese fra le imprese assicurative, sotto la supervisione dell’IVASS, ovvero l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.

La Legge Bersani e la classe di merito

Ma cosa succede nel caso in cui il limite di durata di 5 anni dell’Attestato di Rischio venga superato? Ebbene, non essendoci più gli estremi per definire una classe di merito personalizzata per la nuova Rc Auto, il nuovo assicurato non potrà che vedersi assegnare la quattordicesima, ovvero la più costosa. La Legge Bersani, però, ha aperto una seconda via, che prevede cioè la possibilità di ereditare la classe di merito di una persona interna al nucleo familiare.