Per pigrizia o per amore delle nuove tecnologie, qualsiasi sia il motivo, noi italiani siamo quelli che, in Europa, sono maggiormente propensi a lasciarsi alle spalle le vecchie password, per abbracciare le tecnologie per l’autenticazione biometrica. E questa è sicuramente una buona informazione per i produttori di smartphone, che così sanno per certo che, nella nostra Penisola, i nuovi modelli dotati di lettori di impronte e di riconoscimento facciale e vocale godranno di un buon gradimento. O almeno, così risulta da una ricerca globale realizzata da IBM Security.

Un nuovo strumento per la sicurezza

Il fatto che sia stata proprio IBM Security a effettuare questo studio la dice lunga sull’attenzione riposta nelle tecnologie di autenticazione biometrica da chi si occupa di sicurezza informatica. A volersi dimenticare al più presto le tradizionali password sono soprattutto i più giovani, ovvero i Millennials, i quali sembrano spinti da una diffusa percezione di maggiore sicurezza, cosa che non sarebbe stata sufficientemente garantita dalle password.

Una conferma per i sistemi di riconoscimento biometrico

Lo studio IBM Security è stato condotto su un campione di ben 4 mila persone maggiorenni distribuite tra Europa, Asia e Stati Uniti, così da avare una panoramica ampia sulle differenza nei vai Paesi. E i risultati costituiscono delle importanti conferme per i produttori, i quali, visto il gradimento generale, possono continuare sulla strade del riconoscimento facciale (come già fatto dall’iPhoneX) e delle impronte digitali, sempre più utilizzato nel mondo dei dispositivi mobili e dei computer.

Il sorprendente dato italiano

Come si diceva, gli italiani sono particolarmente entusiasti di queste nuove tecniche di protezione: il 79% si è infatti dichiarato a favore delle nuove tecnologie, di contro a un più tiepido 69% della media europea. La più amata sarebbe la tecnologia che si basa sul riconoscimento delle impronte digitali (che piace al 74% dei nostri connazionali, di contro al 67% della media continentale) seguito dall’impronta della mano (62% contro 54%) e l’accoppiata riconoscimento vocale e facciale (53% contro 46%).

Tecnologie più comode e più sicure

Non sono state poste domande specifiche circa la pigrizia che potrebbe spingere gli utenti ad utilizzare le impronte digitali al posto della normale digitazione di una password. Il 68% degli intervistati ha  però spiegato di sentirsi a proprio agio con queste nuove tecniche; il 44%, invece, si è detto convinto che il riconoscimento delle impronte sia certamente tra i sistemi di riconoscimento biometrico più sicuri.

Il futuro dei dispositivi mobili e dei computer, dunque, sembra dunque segnato: per accedere ai nostri dati utilizzeremo i sistemi biometrici, e ne siamo consapevoli e felici (almeno così la pensa l’87% degli intervistati).