Talvolta le tragedie possono trasformarsi in un input per contribuire affinché non si verifichino di nuovo. E’ ciò che è successo a Michela Onida, che, ormai più di un anno fa, ha perso la propria bambina, dimenticata in auto sotto il sole. Una svista che purtroppo è molto frequente, se si guardano i numeri delle vittime.

 

La tecnologia può aiutare

La tecnologia potrebbe però essere un valido alleato. Così Michela, insieme al marito Stefano Onida, con cui ha fondato l’Associazione Gaia Onida, che si occupa della promozione di diverse iniziative per diffondere una cultura di prevenzione, ha iniziato a lavorare a un software che potesse in qualche modo essere d’aiuto per contrastare il fenomeno dei bambini abbandonati per errore in auto.

 

“Ok, Ci Sei”, l’app che registra la presenza del bimbo all’asilo

Da qui, è nata l’applicazione “Ok, Ci Sei”, sviluppata in collaborazione con la software house italiana Inaz srl.

Il software, che dovrebbe essere adottato dagli asili, prevede un funzionamento molto simile a quello di un registro elettronico in grado di rilevare la presenza dei bambini all’asilo. Ad ogni bimbo viene associato una sorta di badge che, tramite un apposito lettore, registrerà l’entrata a scuola del bimbo. In caso di assenza, il sistema invia un sms a genitori e parenti.

 

Prima fase di sperimentazione

L’applicazione sarà utilizzata in via sperimentale in due asili del livornese: il “Mammolo”, una scuola materna pubblica, e il “Mio Nido”, un asilo privato. Se i risultati saranno incoraggianti, è probabile che il sistema verrà adottato in modo permanente.