Non si può certo dire che il blocco in Italia abbia tarpato le ali ad Uber: anzi, sta succedendo esattamente l’opposto, con la società decisa come non mai a puntare in alto. E non parliamo solamente in senso figurato: durante la sua conferenza Elevate Summit, tenutasi a Dallas, i vertici dell’azienda internazionale hanno affermato senza mezzi termini di puntare ad affiancare il servizio di trasporto su gomma con una flotta di taxi volanti urbani.

L’annuncio dei velivoli elettrici a Dallas

Proprio così: Uber si dice pronta a spiccare il volo, con degli appositi veicoli elettrici capaci di decollare ed atterrare in verticale, così da essere pienamente utilizzabili anche in contesti cittadini. E non sono solo ipotesi: la compagnia ha infatti spiegato che ci sono in vista degli accordi con dei partner commerciali per l’inizio delle sperimentazioni, oltre che con le città di Dallas e Dubai (città che non è certo nuova alle sperimentazioni in fatto di trasporti futuristici, vedi per esempio l’Hyperloop One). L’obiettivo dichiarato, dunque, è quello di portare il proprio servizio di taxi in mezzo ai cieli nel giro di un triennio.

Un trasporto veloce ed ‘economico’

Quello annunciato a Dallas non è certo un sogno facile da realizzare: oltre ai puri ostacoli di ordine tecnologico, c’è anche il fatto che Uber ha dichiarato di voler mantenere dei prezzi bassi. Proprio così: l’aspettativa è quella di offrire un prezzo al chilometro solo lievemente più salato rispetto alla tariffa attualmente richiesta dai veicoli ‘tradizionali’ Uber.

Gli agguerriti concorrenti

A quanto pare, dunque, la compagnia è proiettata a pieni giri verso il futuro, senza troppi dubbi. Come ha del resto dichiarato Jeff Holden, Chief Product Officer della società, i taxi volanti sono «il prossimo passo naturale per Uber». C’è però da aggiungere che il suo non è l’unico marchio che sta cercando di conquistare il cielo urbano. Lo stesso sta per esempio cercando di fare Airbus, che punta a presentare un prototipo di un velivolo monoposto e autopilotato entro la fine del 2017. Lo stesso marchio, tra l’altro, sta sviluppando anche un altro tipo di velivolo driverless per il trasporto simultaneo di più passeggeri. Alle danze del trasporto volante del futuro, infine, si è da poco aggiunta anche una startup ad oggi sconosciuta ma appoggiata su enormi e solide spalle: parliamo infatti della Kitty Hawk, l’azienda co-fondata da Larry Page (co-fondatore di Google) che ha da poco presentato un prototipo di moto volante.