100, 150, 200 euro: scegliere un Rc auto azzeccata e conveniente può aiutarci a risparmiare parecchi soldi, e per questo motivo la rete ospita sempre più portali dedicati proprio al confronto tra le soluzioni proposte dalle varie compagnie assicurative. Attenzione, però, che acquistare una polizza Rc auto non equivale ad acquistare un bene o un servizio qualsiasi: una Rc auto contraffatta, infatti, può causare tantissimi problemi.

Tre portali irregolari

Quella di incappare in Rc auto contraffatte non è peraltro una possibilità troppo remota: l’Ivass ha infatti dichiarato che in Italia sono presenti numerosi portali attivi nella commercializzazione di polizze auto fraudolenti, con durate temporanee. Nel dettaglio, l’Ivass ha indagato principalmente su tre siti web, ovvero www.uniquastudio.it, www.piugaranzieassicurazioni.it e www.miassicurazione.it, portali che ora sono stati oscurati e che quindi non sono più accessibili agli utenti.

I rischi e le sanzioni

Sopra si è anticipato che i rischi per gli utenti possono essere davvero alti. Acquistare una polizza contraffatta, infatti, significa non avere assolto l’obbligo assicurativo: in caso di incidenti, dunque, non ci sarebbe alcuna possibilità di poter contare su dei risarcimenti. Ma i problemi non sarebbero tali solo nel caso di sinistri: essere pescati dalle forze dell’ordine senza una valida assicurazione porta infatti al sequestro dell’automobile e ad una sanzione che può arrivare fino a 3.396 euro.

Cosa fare per controllare

Quando si stipula una nuova polizza Rc auto, dunque, è doveroso essere certi che la compagnia assicuratrice sia autorizzata: per eliminare qualsiasi dubbio è consigliabile contattare direttamente l’Ivass, telefonando al numero verde 800-486661, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 14.30, oppure controllando la lista delle agenzie autorizzate sul portale www.ivass.it.

Nel caso dei siti sopra elencati, l’Ivass ha chiesto l’oscuramento dei portali web alle autorità competenti subito dopo aver riscontrato un’attività di intermediazione assicurativa irregolare. In un comunicato stampa apposito, l’Ivass ha voluto ricordare che sul proprio portale non sono presenti solamente gli elenchi delle imprese assicurative italiane ed estere ammesse ad operare in Italia, ma anche delle liste contenenti tutti gli avvisi riguardanti società non autorizzate, casi di contraffazione e portali web irregolari.

I dati identificativi dell’intermediario

Ogni sito web che esercita un’attività di intermediazione assicurativa, inoltre, deve indicare in modo chiare i dati identificativi dell’intermediario, quali l’indirizzo della sede, i recapiti telefonici e di posta elettronica, nonché la data e il numero di iscrizione al registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi. L’assenza di questi dati, unita a quelle dell’indicazione precisa relativa al controllo dell’Ivass, deve essere vista come un primo e importante campanello d’allarme.