All’estero sono molto diffusi, mentre in Italia sono stati protagonisti di poche sperimentazioni risalenti al 2013: parliamo dei sistemi di countdown per i semafori stradali, i quali fino a poco tempo fa, in Italia, non erano regolati da nessuna norma specifica. Il 19 dicembre del 2017 è però entrato in vigore il Decreto del 27 aprile 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il quale per l’appunto si omologano tutti i sistemi di conto alla rovescia per i semafori.

Countdown semafori: a cosa serve?

Dotare i semafori di un sistema di conto alla rovescia significa dare agli automobilisti la possibilità di sapere quanto manca allo spegnimento della luce attuale e dell’accensione della successiva luce semaforica verde, giallo o rossa. In questo modo, dunque, si dovrebbero andare ad eliminare tutte quelle frenate pericolose agli incroci che spesso portano a degli incidenti. Gli automobilisti, infatti, potrebbero contare su un chiaro avviso temporale per regolare la propria andatura, così da capire se rallentare in vista del giallo o mantenere l’andatura per approfittare del verde.

In cosa consiste l’omologazione?

Nel decreto che va ad omologare i countdown semaforici si legge che tali dispositivi dovranno «essere realizzati con forma, dimensioni e sistemi di fissaggio analoghi alle luci delle lanterne semaforiche veicolari e pedonali alle quali saranno associate. La visualizzazione del tempo residuo di accensione della fase semaforica associata è ottenuta con numeri dello stesso colore della fase stessa». D’ora in poi, dunque, tutti i conti alla rovescia semaforici dovranno rispettare questi standard. Potranno essere composti da due o da tre cifre, e dovranno essere posizionati sopra la luce rossa, senza però oltrepassare i 4 metri di altezza dalla strada.

In quali casi l’installazione dei countdown è obbligatoria?

Da sottolineare che il decreto non obbliga tutti i Comuni a dotarsi di dispositivi per conti alla rovescia per tutti i semafori. L’obbligo scatta solamente nel caso dell’installazione di nuovi semafori o nel caso di ristrutturazione integrale (luci e controller) degli impianti già esistenti. Le nostre strade, dunque, non si riempiranno immediatamente di countdown.

Le sanzioni per chi passa con il rosso

Con il conto alla rovescia, teoricamente parlando, dovrebbero diminuire i passaggi con il rosso, e quindi le sanzioni. Va ricordato che chi non rispetta il rosso va incontro ad una sanzione pecuniaria tra i 162 e i 200 euro, nonché ad una decurtazione di ben 6 punti dalla patente di guida. L’infrazione può essere rilevata subito oppure successivamente, da una telecamera installata nel pressi dell’impianto semaforico.